Asnada nasce come piccola scuola di italiano per rifugiati politici e richiedenti asilo e si caratterizza da subito per una grande curiosità, per il desiderio di portare fuori dalla scuola tutto ciò che avviene dentro, e di portare dentro tutto ciò che incontriamo fuori. In ottica di ricerca, nel corso del tempo abbiamo aperto nuove attività rivolte non solo ad adulti stranieri, ma anche ad adolescenti e a bambini: La lingua della Terra, Radici e Rami, L’isola del Tesoro. Lontano dai concetti identitari oggi imperanti, ricerchiamo e valorizziamo le somiglianze e i meticciati, nella convinzione che siano il terreno comune grazie al quale mettere a frutto le differenze che tanto possono contribuire allo sviluppo di una società aperta al contributo di ognuno, attenta ai singoli come alle comunità.
Al centro del nostro agire ci sono gli studi e le pratiche della migliore pedagogia antiautoritaria del ‘900, spesso chiamata pedagogia attiva: Montessori, Dewey, Cemea, Lodi, MCE, Don Milani, Deligny. Una delle fondamentali caratteristiche delle pratiche dell’educazione attiva è la trasversalità rispetto alle età, alle competenze, alle lingue, ai contesti: la scuola è stata ed è formativa anche per coloro che la conducono, perché le pratiche che vi svolgiamo, che sperimentiamo, che affiniamo, formano insegnanti e allievi. L’ottica è sempre quella della ricerca. Per questa ragione, le pratiche di scuola sono le medesime che da subito abbiamo portato nel lavoro con i bambini (dal Nido alle Medie inferiori) e nelle formazioni per operatori del Terzo settore e docenti di scuola.