La scuola è una comunità in apprendimento, orientata da domande di ricerca, di cui l’equipe è parte integrante. Insieme si lavora: non un libro di testo uguale per tutti, ma una lingua capace di accogliere e restituire i pensieri, le storie, i desideri e i bisogni di ciascuno. Persone provenienti da tutto il mondo, con lingue, storie e culture diverse, si incontrano e conoscono attraverso la costruzione di una nuova lingua, l’italiano, rendendo l’esperienza di scuola un laboratorio di convivenza.
Grande importanza rivestono la valorizzazione delle lingue madri, il sostegno al desiderio di apprendimento, l’individuazione di obiettivi comuni, tesi a portare fuori dalla scuola (prendere parola) le parole nate al suo interno. L’insegnamento viene condotto grazie a una metodologia sperimentale di tipo attivo, che pone al centro della didattica e dell’azione educativa la persona migrante, con il suo corpo e la sua storia.
Concorrono a sostenere la costruzione del gruppo e l’apprendimento l’utilizzo di materiali Montessori, la pratica democratica del cerchio, le attività manuali e narrative, il teatro, l’uso di testi provenienti dalla migliore letteratura, gli albi illustrati, le uscite in città, l’incontro con esperti.